(Marsilio, 2015)
Autobiografico seppur in chiave fantastica, il racconto di una famiglia e di una casa da svuotare prima d’essere venduta mentre un millennio finisce e un altro comincia. Babele, ultimo discendente dei Bensalem, ripercorre la storia degli avi attraverso la memoria custodita nelle stanze della casa natale, un edificio fondato dal capostipite e cresciuto in verticale di generazione in generazione come un albero verso il cielo.* Una nuova torre di Babele nella quale visioni, ricordi e sentimenti si susseguono intrecciandosi vorticosamente.
Giuseppe Lupo (Atella, 1963) vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e di Brescia. Per la Marsilio ha pubblicato L’americano di Celenne (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello opera prima, Prix du premier roman), Ballo ad Agropinto (2004), La carovana Zanardelli (2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical, Premio Carlo Levi), L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Campiello-Selezione giuria del letterati, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì) e Atlante immaginario (2014). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e di «Avvenire».
Per partecipare è richiesta l´adesione all´indirizzo eventi.iicvienna@esteri.it entro il 4 marzo
Entrata libera