Interpreti: Francesco Dillon (violoncello), Gioia Giusti (pianoforte), Marta Nizzardo (clarinetto)
Negli ultimi decenni dell’Ottocento Giuseppe Martucci fu tra i primi compositori italiani a sentire la necessità culturale di riportare l’Italia nel “concerto” della musica europea, superando il provinciale arroccamento nella presunta superiorità garantita dalle nostre gloriose tradizioni musicali. Le 2 Romanze op. 72 sono due pagine essenzialmente melodiche: la brevità delle composizioni consente a Martucci la più totale e felice estrinsecazione espressiva e il loro tono introverso e meditativo rispecchia perfettamente le risorse timbriche e il carattere stesso del violoncello. Phantasiestücke op. 73 di Schumann è un nucleo di composizioni destinate a un consumo privato, a quella pratica della “Hausmusik” (musica domestica) che era parte integrante della vita musicale tedesca, ed è in parte sopravvissuta fino ai nostri giorni. Il loro principale interesse risiede nella cura di ogni piccolo dettaglio, nella stesura di una scrittura strumentale preziosissima e sapientemente dosata. La naturale propensione di Schumann verso la miniatura vi trova una applicazione felicissima, volta all’indagine di una introversione mai aperta verso lo spensierato virtuosimo e l’effimero melodizzare che erano patrimonio acquisito della Hausmusik. Chiude il programma il bellissimo Trio op. 114 di Brahms che per ampiezza architettonica, limpidezza discorsiva, intima compenetrazione tra schemi classici e spiriti romantici va collocato tra i capolavori della letteratura cameristica.
Protagonisti della serata giovani strumentisti, ma con all’attivo un’ invidiabile carriera concertistica.
Opere di: Giuseppe Martucci, Robert Schumann e Johannes Brahms
Un cooperazione con l’Accademia dei Cameristi di Bari
A seguire piccolo brindisi. Per partecipare all’evento è richiesta l’adesione eventi.iicvienna@esteri.it