Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Germania, Italia e Giappone sono unite dal Patto Tripartito. Dopo l’armistizio del 1943, una piccola comunità italiana in Giappone si rifiuta di riconoscere la Repubblica di Salò di Mussolini. Tra loro ci sono anche l’antropologo Fosco Maraini, docente all’Università di Kyoto, e sua moglie Topazia Alliata. L’intera famiglia viene quindi internata, e la figlia di sette anni, Dacia, è esposta al freddo, ai parassiti e al sadismo delle guardie, e si nutre di pochi chicchi di riso e formiche. Mentre la madre cerca di ricomporre la solidarietà del gruppo che sta andando in pezzi, il padre, secondo la tradizione dei samurai, si taglia un dito in un atto di disperata autoaffermazione, guadagnandosi il rispetto dei propri carcerieri e la possibilità di avere una capra, che garantisce la sopravvivenza della famiglia.
Dacia Maraini presenta la traduzione in tedesco di Vita mia, realizzata da Ingrid Ickler per Folio Verlag, in dialogo con il giornalista Andreas Pfeifer. In collaborazione con la Österreichische Gesellschaft für Literatur.
La conversazione si svolgerà in tedesco e italiano, con traduzione consecutiva.
La prenotazione è obbligatoria attraverso questo link.
Durante l’evento saranno eseguite delle riprese per il canale YouTube dell’Istituto. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Istituto, anche la sera stessa dell’evento.
Dacia Maraini è una delle più importanti voci letterarie italiane, e una pioniera del femminismo. Nata nel 1936 a Fiesole, è cresciuta in Sicilia e in Giappone, dove venne internata a causa dell’antifascismo dei genitori. Fu tra le prime a scrivere sulla violenza contro le donne, fondò gruppi di teatro sperimentale, viaggio con Pasolini per progetti cinematografici in Africa e scrisse sceneggiature per, tra gli altri, Margarethe von Trotta.
Andreas Pfeifer collabora con ORF dal 1988, inizialmente nella sede regionale del Tirolo, poi nell’ufficio di Bolzano. Nel 1996 è assunto l’incarico di corrispondente da Washington e nel 2001 è stato incaricato di riaprire l’ufficio del corrispondente da Roma. Dal luglio 2007 è stato responsabile della sezione politica estera del servizio attuale della televisione ORF. Il 1° novembre 2021 ha assunto la direzione dell’ufficio ORF di Berlino.