Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

“Il Valdemaro” di Domenico Sarro Il ritrovamento di un’opera dell’età dei Lumi

Di Knud Arne Jürgensen (Teatermuseet Copenhagen)

Presentazione dell’edizione critica del dramma a cura di dr. phil. Knud Arne Jürgensen del Museo Teatrale di Copenhagen, e pubblicata nella collana “Analecta Romana Instituti Danici” (Edizioni Quasar, Roma)

L’opera Il Valdemaro venne rappresentata per la prima volta il 16 febbraio 1726 in uno dei più grandi teatri d’opera della Roma dell’epoca, il Teatro d’Alibert. Quest’opera, fin ad oggi praticamente sconosciuta e inesplorata, si fregia della musica di uno dei più noti compositori d’opera meridionali del tempo, Domenico Natale Sarro (1679-1744), anch’egli oggi sconosciuto al grande pubblico.

La partitura dell’opera è ora per la prima volta disponibile in un’edizione critico-scientifica comprendente introduzione, descrizione delle fonti, apparato critico e illustrazioni.

L’opera è una delle pochissime partiture del Sarro conservate sia nella versione originale del compositore sia in una trascrizione contemporanea, quest’ultima utilizzata per la sua prima rappresentazione.

Il Valdemaro è interessante per essere stata scritta per sole voci maschili (castrato-soprano e castrato-alto, nonché tenore), e per essere una delle prime opere dell’Italia centro-meridionale ispirate al medioevo scandinavo. In tale partitura Sarro si rivela degno rappresentante del periodo di transizione tra la polifonia contrappuntistica dell’opera barocca e il successivo primo classicismo, con le sue forme più libere´e strutture melodiche vocalmente più virtuosistiche.

Durante la serata verrà proiettato il DVD con la registrazione inedita di alcune arie scelte del Valdemaro.