Con: Gabriele Zanello (Università di Udine). In tedesco
Introduzione alla poesia friulana di Pier Paolo Pasolini. Elementi letterari, linguistici e e culturali
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Nel 1942, in pieno conflitto mondiale, a Bologna viene pubblicato il libriccino Poesie a Casarsa di Pier Paolo Pasolini. L’autore , appena ventenne, è unito da un profondo legame emotivo al paese friulano in cui è nata la madre: Casarsa.
Quest’opera è destinata a creare i presupposti di una nuova poetica, e segnerà per la letteratura friulana l’inizio di una nuova era.
In questa fase della produzione letteraria di Pasolini il friulano non è un mezzo di comunicazione, ma un puro linguaggio della poesia e per la poesia.
Tuttavia le sue conoscenze della lingua friulana non erano ancora consolidate né sistematiche, bensì frammentarie e imprecise.
L’evoluzione delle raccolte poetiche successive rende l’opera di Pasolini interessante non solo da un punto di vista stilistico, ma anche sotto il profilo linguistico.
La diversa concezione della lingua separa Pasolini dagli altri autori friulani, in particolare da Giuseppe Marchetti, per il quale il friulano non rappresenta solamente lo strumento preferito dell’atto comunicativo, ma una lingua che gode di pieni diritti, un’espressione collettiva, valida in ogni campo della comunicazione.
Gabriele Zanello è ricercatore di Glottologia e linguistica e insegna Lingua e Letteratura friulana presso l’Università degli Studi di Udine. Si è laureato in Lettere presso l’Università di Trieste e ha ottenuto il dottorato di ricerca in Ladinistica e plurilinguismo presso l’Università di Udine. Dopo aver conseguito le abilitazioni per l’insegnamento, è entrato in ruolo in qualità di docente di materie letterarie e latino nei licei. Con la stesura di una cinquantina di voci biografiche ha partecipato al “Progetto Liruti”, coordinato dal Dipartimento di Scienze storiche e documentarie dell’Università di Udine e culminato nella pubblicazione dei nove tomi del Nuovo Liruti. Dizionario biografico dei friulani. Con l’Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli ha pubblicato le prime edizioni critiche delle omelie friulane del Settecento e dell’Ottocento, mentre per l’Istituto di Storia sociale e religiosa di Gorizia studia le fonti storiche e la letteratura del Friuli orientale, in particolare le opere generate nel clima di multiculturalità dell’Impero. Oltre a occuparsi del suo argomento di specializzazione, vale a dire il teatro plurilingue del Seicento, continua a interessarsi della produzione omiletica e catechistica, nonché del rapporto fra la letteratura friulana e la musica, e soprattutto delle esperienze di traduzione in friulano elaborate lungo i secoli, fino all’età contemporanea. È autore di un centinaio di contributi scientifici fra volumi, saggi, articoli e voci biografiche, e ha tenuto conferenze e seminari in Italia e all’estero. Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale per le funzioni di professore di seconda fascia in filologie e letterature medio-latina e romanze.
Una cooperazione con Institut für Romanistik der Universität Wien (Lehrstuhl Romanische Sprachwissenschaft: Interkulturalität und Mehrsprachigkeit – Projekt Romania “minor”)