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Premio Vienna | Francesco Corsi and Gaia Ginevra Giorgi, Open Rehearsal

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Bears in the Park (Eyzinggasse 12, 1110 Wien) ospiterà un „open rehearsal“ di Francesco Corsi e Gaia Ginevra Giorgi, artisti vincitori della seconda edizione del Premio Vienna, sabato 10 maggio alle ore 19. Ingresso libero.

 

The Line is a Hole (working title)
di Francesco Corsi

Questo lavoro da solista si sofferma sulle tensioni tra potere e posture corporee, autorità e fascino della violenza nella cultura contemporanea. Attraverso la danza, il suono, il testo e un pizzico di umorismo, The Line is a Hole mette in discussione il corpo come sistema materiale / sociale / pubblico che articola se stesso e le sue rappresentazioni nella compresenza spesso grottesca di molteplici immaginari. Ispirato a testi femministi, anarchici e poetici di (tra gli altri) Cavarero, LaBoetie, Plath e alla teoria dei buchi bianchi in fisica, questo lavoro è un’ode al buco come figura del pensiero, luogo fisiologico, buco oscuro, dolce assenza, spazio di trama nel tempo presente.

Coreografia e performance: Francesco Corsi
Sound design: Luca Gallio 
Consulenza drammaturgica / artistica: Asher O‘ Gorman, Jen Rosenblit, Philippe Riera
Con il supporto di: Angewandte Performance Lab, Hzt Berlin, Bears in the Park 

Francesco Corsi lavora tra coreografia, performance e arti visive. La sua ricerca è un’esplorazione del corpo come composto sociale/materiale/semiotico nel suo incontro con il mondo. Il suo lavoro è stato esposto in diversi formati a Venere in Teatro Festival (Venezia), Collezione Peggy Guggenheim (Venezia), Base (Milano), WpZimmer (Anversa). Ha collaborato in varie configurazioni con Michele Rizzo, Daniele Ninarello, Traslochi Emotivi, Pankaj Tiwari. Con una formazione filosofica, ha conseguito un Master in Performance e Coreografia presso l’Università Iuav di Venezia e sta attualmente completando il programma Dance, Context, Choreography presso l’Hochschulübergreifendes Zentrum Tanz Berlin (Universität der Künste).

 

no title (working title) showing
di Gaia Ginevra Giorgi

Questo lavoro esplora l’archivio come terreno infestato dagli spiriti, dove la voce emerge come potente elemento di resistenza e riattivazione. Fondendo performance, arte sonora e ricerca d’archivio, cerca di rianimare i residui spettrali di voci storicamente emarginate o cancellate.
Impegnandosi in un dialogo con le prime registrazioni sonore – in particolare quelle conservate nel Phonogrammarchiv di Vienna – il lavoro ripercorre i postumi sonori delle donne che, tra il XIX e il XX secolo, hanno sconvolto i confini tra linguaggio, incarnazione e alterità. Mediatrici, sonnambule, isteriche, illusioniste: le loro espressioni vocali sfidavano la classificazione, resistendo alle strutture scientifiche e culturali che cercavano di patologizzarle, metterle in scena o metterle a tacere.

L’artista sarà in dialogo con: Giada Cipollone, Veza Fernández, Asher O’Gorman, Andrea Sanson, Stella Succi
Grazie a: Devid Ciampalini, Francesco Corsi, Lucia Kagramanyan, Jasemin Khaleli, Kerstin Klenke, Christian Liebl, Samo, Giuditta Tanzi

Gaia Ginevra Giorgi è un’artista e ricercatrice che lavora nel campo delle arti performative e della sound art. La sua pratica integra scrittura, suono, voce e dispositivi performativi. Basandosi su un approccio femminista, ecologico e situato, sviluppa metodologie di indagine volte alla riscrittura affettiva e politica di archivi e paesaggi, intesi come territori di manipolazione e potere, ma anche come potenziali strumenti di contro-narrazione. I suoi interventi – performance, installazioni o progetti basati su laboratori – sono habitat effimeri, spazi per un’immaginazione incarnata e radicale. Suoi lavori sono stati presentati presso istituzioni e festival come Short Theatre (Roma), TBA21-Academy (Venezia), Istituto Svizzero (Milano), Santarcangelo Festival, Schlachthaus Theater (Berna), Espacio Fundación Telefónica (Madrid)

Foto: Paola Lesslhumer

 

  • Organisiert von: Bears in the Park
  • In Zusammenarbeit mit: Angewandte Performance Lab, Istituto Italiano di Cultura